Il Papa: La misericordia di Gesù e la ricerca dell’innocente perduto

Nella sua terza catechesi dedicata a “La vita di Gesù. Gli incontri”, Papa Francesco si sofferma su un episodio toccante e rivelatore: l’incontro tra Gesù e Zaccheo. Un pubblicano, visto come un peccatore irrimediabile, ma che nel suo cammino spirituale trova un punto di svolta. Questo incontro avviene a Gerico, una città simbolicamente situata sotto il livello del mare, dove il Signore va a cercare chi si sente perduto. Qui, il Papa mette in evidenza come molte persone oggi possano identificarsi con Zaccheo, coloro che hanno preso decisioni sbagliate e che faticano a uscire da situazioni difficili.

Francesco sottolinea come lo sguardo di Gesù non sia mai uno sguardo di rimprovero. Al contrario, è uno sguardo di misericordia. Una misericordia che spesso fatichiamo ad accettare. Perché? Perché ci infastidisce quando Dio perdona chi noi crediamo non meriti perdono. Questa è la tensione umana: vorremmo porre dei limiti all’amore divino. Ma il Papa ci ricorda che anche nei momenti più bui della nostra vita, anche quando ci sentiamo senza speranza, Gesù è lì che ci cerca.

Nella riflessione proposta per il mercoledì, in convalescenza per una polmonite presso Santa Marta, Francesco non lascia il mondo privo della sua voce profetica. Anche se assente fisicamente dall’udienza generale pubblica, le sue parole risuonano forti e chiare: “Zaccheo ha guardato la sua vita e ha individuato il punto da cui iniziare il suo cambiamento”. In questo messaggio c’è una grande lezione per tutti noi.

Il Vangelo di Luca presenta Zaccheo come colui che sembra irrimediabilmente perso. Eppure, egli scoprirà presto che Dio lo stava già cercando. In questa ricerca divina sta tutta la forza della speranza cristiana. Non siamo mai così lontani da Dio da non poter essere raggiunti dalla Sua grazia. La figura di Zaccheo diventa così simbolo di tutti noi: siamo chiamati a non perdere mai la speranza.

Cari fratelli e sorelle, impegniamoci a coltivare quel desiderio profondo di vedere Gesù nella nostra vita quotidiana. Non importa quanto ci sentiamo messi da parte o incapaci di cambiare; l’importante è lasciarci trovare dalla misericordia divina che sempre viene a cercarci in qualunque situazione ci siamo persi.

Questo messaggio rappresenta un conforto potente in un mondo lacerato da guerre e dolore degli innocenti. “Gesù Risorto scende negli inferi” delle nostre sofferenze quotidiane; Egli è presente nelle ingiustizie del nostro tempo e invita ciascuno di noi a rispondere alla Sua chiamata con apertura e umiltà.

Concludendo questa riflessione profonda sulla figura di Zaccheo, possiamo affermare con certezza che ogni incontro con Cristo ha la capacità di cambiare tutto nella nostra vita. Come afferma Francesco stesso: “L’incontro con Gesù cambia tutto”. Non dimentichiamolo mai nella nostra ricerca quotidiana della verità e dell’amore.

Per ulteriori dettagli sulla catechesi del Papa riguardante Zaccheo puoi leggere maggiormente su Vatican News o approfondire le sue riflessioni su ACI Stampa.