Miracolo a Phoenix: l’intercessione di Cardinal Pell salva un bambino

Il 28 marzo 2025, all’interno del contesto di una presentazione a Campion College, il Cardinale George Pell torna a far parlare di sé. Non per le polemiche legate alla sua vita e ai suoi processi, ma per un fatto che rasenta il miracoloso. L’arcivescovo di Sydney, Anthony Fisher, ha dichiarato che la sopravvivenza apparentemente miracolosa di un bambino dell’Arizona è dovuta all’intercessione del defunto cardinale.

La storia è semplice ma straziante. Un bimbo di soli 18 mesi, Vincent, è stato dimesso da un ospedale di Phoenix dopo essere rimasto senza respirazione per ben 52 minuti in seguito a una caduta in piscina. Una lunga attesa, carica di ansia e speranza, per i genitori e i familiari del piccolo.

L’arcivescovo Fisher ha condiviso questo racconto durante la presentazione della biografia di Pell, sottolineando come i genitori del bambino avessero pregato per l’intercessione del cardinale. “Il bimbo è sopravvissuto ed è uscito dal supporto vitale senza alcun danno a cervello, polmoni o cuore. È ora sano e i medici lo chiamano un miracolo”, ha affermato Fisher.

L’umanità della storia si rivela nel contatto tra le famiglie e il sacerdozio. L’unico zio del piccolo Vincent è un sacerdote cattolico che ha contattato Padre Joseph Hamilton, ex segretario di Pell a Roma, chiedendo preghiere durante i circa dieci giorni di ricovero ospedaliero. Un gesto semplice ma carico di significato.

Pell stesso aveva visitato Phoenix nel dicembre 2021 per promuovere la sua opera “Prison Journal”, scritta durante il suo lungo periodo di detenzione per accuse poi annullate dalla Corte Suprema australiana. Durante quella visita aveva anche celebrato una Messa bianca dedicata ai professionisti della salute.

Purtroppo, Cardinal Pell è venuto a mancare il 10 gennaio 2023 a Roma, colpito da arresto cardiaco dopo un intervento chirurgico all’anca; aveva 81 anni al momento della sua morte.

Ma cosa significa tutto questo? La Chiesa cattolica solitamente attende almeno cinque anni dopo la morte per considerare l’apertura della causa di beatificazione. Eppure, già si parla di “miracoli” attribuiti all’intercessione dell’ex cardinale. Ogni processo porta con sé una serie rigorosa di verifiche scientifiche e mediche prima che possa essere riconosciuto come tale.

A differenza delle credenze popolari sul soprannaturale, la Chiesa impone criteri severi affinché un evento possa essere dichiarato miracoloso: ogni guarigione deve avvenire in modo inatteso e senza spiegazione razionale; deve escludere cause naturali o scientifiche plausibili.

Cosa accadrà ora? La famiglia del piccolo Vincent ha avuto modo di incontrare Pell durante la sua visita nel 2021; questo legame rende la storia ancora più profonda e toccante. È come se i destini si intrecciassero in modo misterioso attraverso le preghiere e le speranze dei loro cari.

In un mondo dove la scienza avanza a passi da gigante, eventi come questi riaccendono la fiamma della fede nelle persone comuni. La narrazione non è solo quella di una vita salvata; è il racconto dell’impatto duraturo che una figura come Pell può avere anche post mortem.

I medici hanno parlato esplicitamente di miracoli. Ma chi decide cosa sia realmente miracoloso? La Chiesa offre risposte attraverso processi rigorosi e indagini approfondite su ogni caso presentato nella causa per la beatificazione.

Tuttavia, ci sono sempre voci critiche pronte a mettere in discussione queste affermazioni miracolose; alcuni sostengono che gli eventi possano avere spiegazioni naturali ancora sconosciute o non sufficientemente comprese dalla medicina moderna.

Nello stesso tempo, storie come quella del piccolo Vincent offrono conforto e speranza a molti credenti in tutto il mondo. Le parole dell’arcivescovo Fisher risuonano forti: “Un miracolo”. Ecco l’essenza della fede cristiana: cercare risposte nel mistero divino quando il razionale sembra crollare.

C’è chi vede in questa vicenda non solo un segno divino ma anche una riflessione più ampia sul potere delle preghiere collettive e sull’importanza delle comunità religiose nei momenti difficili.

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